Ventesimo

Ventesimo

Venti sono le dita possedute da un essere umano,

Un giovane di vent’anni è all’ inizio della sua esistenza

ma quando mi ritrovo a pensare ” Sono venti…quanti, tanti…così tanti”allora mi sento scivolare in un abisso di ricordi,di domande,di angosce. Stupore, amarezza, rammarico si alternano e si fondono tra loro ma le parole non descrivono a dovere il turbinio della mente.

Vedo il sole,la luce accecante, il cielo azzurro nel giorno della fine, quella fine. Un’uscita di scena molto teatrale e improvvisa ha lasciato la disperazione e il nulla dietro di te.

Non posso,non posso aprire la porta, non questa volta,non posso entrare e rivedere il calendario ancora fermo a quella data e percepire le tue idee che fluttuano da ogni parte. Le mura trasudano dei tuoi progetti, del nostro lavoro.

Sappi che per lei il tempo si è fermato in quel momento, pare oggi, come  fosse oggi. Spera di incontrarti nei suoi sogni ma quando si sveglia nella notte e non ti trova,il suo mondo annega nelle lacrime. Rimane il silenzio e le tue parole che sembrano una maledizione.

6 pensieri su “Ventesimo

    1. Buongiorno mi dispiace di farti diventare triste Quarc…lo so è estate e dovrebbe essere un tempo sereno….ma puntualmente qs ricorrenza si ripete per me e quest’ anno fa molto effetto guardarmi indietro e rendermi conto di quanto tempo sia passato e di quante cose siano cambiate….
      Ciao

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